A partire da gennaio 2019, aumenta il contributo ambientale Conai per gli etichettifici.
Due sono le variabili che hanno portato a un rialzo della cifra da pagare:
- Per una sostenibilità economica del sistema alcuni consorzi, tra i quali Comieco (consorzio della carta) e Corepla (consorzio della plastica) hanno approvato l’aumento del CAC. Al contrario CiAl (consorzio dell’alluminio) ha rivisto al ribasso il contributo stesso.
- I due consorzi Comieco e Corepla hanno inoltre deciso di modificare il contributo ambientale introducendo il principio che un imballo tanto più è difficile da raccogliere, selezionare e riciclare, tanto più deve pagare in termini di CAC. Seguendo questo principio le etichette a base plastica sono state inserite nella fascia C che prevede il pagamento del contributo più elevato.
Nel dettaglio, l’ammontare del CAC per la carta passerà da 10 a 20 euro/ton, il CAC per la plastica, FASCIA C, crescerà a 368 euro/ton mentre il solo CAC per l’alluminio scenderà da 39,5 a 15 euro /ton.
Come è noto, grazie all’accordo Conai/Gipea, gli etichettifici pagano un contributo forfettario diviso per fasce di fatturato, calcolato sulla media dei dati dei versamenti degli ultimi due anni tenendo conto della ripartizione tra i tre materiali, carta, plastica e alluminio utilizzati per produrre etichette.
La variazione dei contributi ha portato ad un revisione del contributo forfettario dovuto dalle aziende produttrici di etichette, che da gennaio 2019 sarà pari a:
Fasce di fatturato | Contributo Ambientale ATTUALE (2018) | Contributo Ambientale AGGIORNATO (2019) |
---|---|---|
100.000 euro | 70 | 130 |
100.001 - 250.000 euro | 90 | 170 |
250.001 - 500.000 euro | 230 | 440 |
500.001 - 1.000.000 euro | 350 | 680 |
1.000.001 - 1.500.000 euro | 420 | 810 |
1.500.001 - 2.000.000 euro | 610 | 1.180 |
> 2.000.000 euro | € 610 + 0,019% | € 1.180 + 0,037% |